L'estate è
certamente sinonimo di svago, mare, sole e divertimento, ma noi abbiamo sentito
il bisogno di staccare per un attimo da tutto questo e cercare di dedicarci un
po' di tempo in pieno relax. Per questo, abbiamo deciso di passare una giornata
a Guardia di Folgaria (TN).
Siamo partiti in
tarda mattinata con la nostra auto armati di un'immensa voglia di andare
all'avventura e dopo un'oretta di viaggio siamo arrivati.
Guardia è una
frazione del Comune di Folgaria (TN) molto ben raggiungibile sia dal versante
veneto che da quello trentino. Vi si può infatti arrivare da Rovereto, da
Folgaria in direzione Mezzomonte o da Serrada. Noi, partendo dalla Provincia di
Vicenza, abbiamo optato per un giro panoramico: siamo giunti ad Arsiero (VI) e
da qui abbiamo imboccato la strada per Posina. Dopo aver percorso tutta la
vallata e ammirato i paesini attorno a noi, abbiamo iniziato la salita verso il
Passo della Borcola: un passo alpino a 1207 metri s.l.m. che mette in comunicazione
la Val Posina con la Val Terragnolo in Trentino.
Proprio qui
abbiamo fatto la nostra prima sosta, a dir la verità fuori programma. Quel
panorama, un'aria frizzantina, una chiesetta di montagna e una malga ci hanno
invitato a fermarci.
Dopo aver parcheggiato l'auto in uno spiazzo vicino ad un pascolo ci siamo messi ad esplorare la zona: prima tappa Chiesetta Alpina. Questa, costruita dal Gruppo Alpini di Terragnolo, si presenta semplice e allo stesso tempo accogliente. I fiori freschi davanti all'altare, vecchie foto e segni di devozione ci hanno fatto restare lì per un po'. Una tranquillità e pace accompagnata dal soffiare del vento che non ci mette alcuna fretta.
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Passo della Borcola |
Dopo aver parcheggiato l'auto in uno spiazzo vicino ad un pascolo ci siamo messi ad esplorare la zona: prima tappa Chiesetta Alpina. Questa, costruita dal Gruppo Alpini di Terragnolo, si presenta semplice e allo stesso tempo accogliente. I fiori freschi davanti all'altare, vecchie foto e segni di devozione ci hanno fatto restare lì per un po'. Una tranquillità e pace accompagnata dal soffiare del vento che non ci mette alcuna fretta.
Una volta usciti
perlustriamo un po' la zona.. e lì vicino abbiamo notato delle testimonianze
della Grande Guerra. Bisogna infatti precisare che fino al 1918 questo passo
alpino era il confine tra lo stato italiano e quello austriaco. Questo è
testimoniato dal fatto che si può notare tutt'oggi quassù una riproduzione su
una grande pietra del leone di S. Marco, simbolo del territorio della
Repubblica Veneta confinante con il vicino Impero.
I verdi pascoli
e i boschi circostanti ci fanno venir voglia di assaggiare i prodotti di questa
terra. Decidiamo così di fare una spuntino nella vicina Malga Borcola, da poco
ben ristrutturata. Qui, seguiti i consigli dello staff, ordiniamo una tagliere
misto con salumi e formaggi, tutto di produzione locale. Finiamo la nostra
pausa con una fetta di dolce fatto in casa, ammirando le montagne circostanti, gli
animali al pascolo e la leggerezza di quei momenti.
Attimi e gusti
autentici che ci accompagneranno per il resto della giornata.
Da qui
ripartiamo per la nostra meta, lasciandoci alle spalle il Monte Pasubio e il
Monte Maggio, ottime vette per gli appassionati di trekking o muontain bike.
Scolliniamo il
passo della Borcola e la vegetazione, insieme all'altitudine, inizia a
cambiare: passiamo da boschi prevalentemente d'abete rosso a faggete. Dopo
qualche chilometro incrociamo i primi paesi in Provincia di Trento: case
arroccate sul versante della montagna come sentinelle per le vallate
sottostanti. Ammirando il paesaggio proseguiamo in direzione Serrada, altra
frazione del Comune di Folgaria.
Questa
cittadina, che al momento ammiriamo solo di passaggio, è conosciuta per essere
il paese d'adozione del pittore futurista Fortunato Depero (Fondo, 1892 –
Rovereto, 1960). Qui l'artista trovò ispirazione e spunto per numerose sue
opere, per questo ogni anno si organizza in suo onore la manifestazione
“Serrada Futurista”.
L'atmosfera
tipicamente montana e l'animo artistico combaciano perfettamente, creando una
dimensione del tutto innovativa!
Così,
proseguiamo dal centro paese verso Guardia di Folgaria, distante pochi
chilometri.
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Guardia di Folgaria |
Guardia (875 metri s.l.m.) è la meta adatta per chi ama la natura, la tranquillità e anche l'arte. Questo paese è conosciuto come “Il paese dipinto”, per la presenza di dipinti murali sulle facciate delle abitazioni: risultato di rassegne d'arte murale iniziate nel 1988. Queste opere ci accompagnano infatti durante tutta la nostra passeggiata in paese, regalandoci momenti di riflessione e spunti creativi come una vera e proprio mostra d'arte.
Partiamo così
dalla zona più alta del paese e iniziamo ad osservare.
Le strade sono tranquille e tra un'abitazione e l'altra viviamo in prima persona gli attimi di vita di chi ci abita: due anziani che chiacchierano, la fontana in centro paese, un paio di scarponi appoggiati al sole, le legnaie pronte per il prossimo inverno, degli orti e il canto di un gallo. Ammirando poi i dipinti che incontriamo immaginiamo come dev'essere stata la vita qui in passato, con quegli antichi mestieri ormai scomparsi, ma dipinti indelebilmente. Fantastichiamo così sulla casa del falegname, del maniscalco, del postino.. e così via, rendendoci conto di come fossero figure fondamentali nella vita della comunità. Purtroppo oggi queste sono tutte scomparse, soppiantate dalla modernità del fondovalle, lasciando un incredibile vuoto e senso di nostalgia.
Le strade sono tranquille e tra un'abitazione e l'altra viviamo in prima persona gli attimi di vita di chi ci abita: due anziani che chiacchierano, la fontana in centro paese, un paio di scarponi appoggiati al sole, le legnaie pronte per il prossimo inverno, degli orti e il canto di un gallo. Ammirando poi i dipinti che incontriamo immaginiamo come dev'essere stata la vita qui in passato, con quegli antichi mestieri ormai scomparsi, ma dipinti indelebilmente. Fantastichiamo così sulla casa del falegname, del maniscalco, del postino.. e così via, rendendoci conto di come fossero figure fondamentali nella vita della comunità. Purtroppo oggi queste sono tutte scomparse, soppiantate dalla modernità del fondovalle, lasciando un incredibile vuoto e senso di nostalgia.
Parlando con un
gentilissimo signore abbiamo però capito che queste sensazioni appartengono
principalmente a noi, noi che visitiamo il paese dall'esterno. Ci ha infatti
spiegato come queste condizioni, come la mancanza di negozi o più semplicemente
di un supermercato o di un bar, abbiamo reso la loro comunità ancora più forte
ed unita. Stiamo infatti parlando di un paesino di 57 anime, persone che mai
lascerebbero il loro paese per il caos di una città.
Mancano
senz'altro le comodità e i comfort ai quali oggi siamo abituati, ma sicuramente
hanno un legame di unità e fratellanza che noi nemmeno immaginiamo.
Per esempio è
l'unico paese della zona a praticare il taglio del fieno collettivo, un metodo
per evitare di lasciare appezzamenti incolti. Questa pratica, del tutto opera
di volontariato, ci fa comprendere la loro unione e indiscutibilmente l'amore
per la loro terra. Sentimento che viene
manifestato anche nella cura dei giardini, degli orti e di tutto ciò che
appartiene al paese.
Siamo rimasti
così colpiti, accorgendoci che per noi si è rivelata più una meta “spirituale”
che culturale.
Abbiamo così
continuato la nostra visita con occhi diversi, andando alla scoperta della
meravigliosa cascata dell'Hofentol e della chiesa dedicata a S. Antonio da
Padova (inizi '900).
Ci siamo così persi volontariamente tra case e orti, fino a giungere ad un atelier d'artista, Casa Grott, e alla sede della Pro Loco. Qui abbiamo visitato una mostra fotografica sul passato del paese, arricchendo in tal modo la nostra esperienza artistica della giornata. Tra quelle immagini abbiamo scoperto come Guardia abbia origini antiche, ma come abbia avuto un ruolo importante durante la Grande Guerra. Questo territorio era infatti sotto il dominio dell'Impero Austo-ungarico, come tutto il resto del Trentino a quel tempo, e proprio ad esso era affidato il compito di vigilare sul vicino confine italiano. Il paese di Guardia, come dice il nome stesso, era perciò considerato una specie di distaccamento del Castel Beseno (TN), con scopi difensivi e di avvistamento.
Uscendo dalla
mostra percepiamo così come sia rimasto in queste persone una briciola di
sangue austriaco: la loro forza, il loro orgoglio e anche un pizzico di
testardaggine a non voler rinunciare a quel pezzetto di paradiso in cambio
della modernità.
Pian piano è
giunta l'ora di tornare a casa e, osservando il tramonto verso il vicino Lago
di Garda, risaliamo il paese verso il parcheggio. Qui abbiamo notato una grande
statua della Madonna rivolta verso il paese, quasi volesse proteggere tra le sue
braccia i suoi abitanti. Abitanti che tra la solitudine di quella montagna non
saranno mai soli.
Una ricchezza interiore che a chi ha tutto sicuramente manca.
Che bello seguirvi in questa passeggiata! ;)
RispondiEliminaAdoro il Trentino, adoro le passeggiate nella natura, i paesaggi di montagna, le vallate, le viste mozzafiato, le malghe e il buonissimo cibo tipico dei monti ;)
Mi avete fatto fare un tour in posti bellissimi e prendere una boccata d'aria pura!
Bravi! :)
Deianira
Grazie Deianira! <3 Ogni commento per noi è importante, e saper di aver trasmesso anche solo un po' di ciò che abbiamo vissuto in quel momento lo rende ancora più speciale;)
RispondiEliminaIl Trentino è assolutamente un luogo da scoprire, in generale come qualsiasi pezzetto di montagna e natura incontaminata;)
Continua a passeggiare con noi!;)
A presto,
Viaggi in corso
Ragazzi non potevo perdere questo post, adoro i paesi dipinti e, ad esempio, sempre in provincia di Trento, alcuni anni fa abbiamo visitato Balbido, vicinissimo a Bleggio. Due piccole perle.
RispondiEliminaPer non parlare di quelli che sono a due passi da casa mia, come Saludecio o il Borgo di San Giuliano.
Il vostro resoconto mi è piaciuto, mi ci sono fortemente immedesimata, forse perché lo avete presentato come avrei fatto anche io. E mi segno le vostre tappe per la prossima volta che vado in Trentino :-)
Claudia B.
Grazie mille Claudia!!:D Sei sempre gentilissima!!*.* Abbiamo appena sbirciato sul web i luoghi che ci hai citato...sono veramente posti bellissimi! Prendiamo spunto anche noi;) ;)
EliminaSiamo felici di averti trasmesso un po' della nostra avventura, speriamo di continuare a farlo anche nei nostri prossimi racconti! ;)
Un grandissimo saluto, a presto <3
Viaggi in Corso
Bello! Mi è piaciuto tanto questo tuo racconto: mi sembrava di essere con te lungo le stradine di Guardia!
RispondiEliminaGrazie mille Claudia!! Ogni commento è immensamente gradito!;) È stato un piacere "portarti con noi"! Trasmettere un po' di quelle emozioni da noi provate è semplicemente un piacere! :D
EliminaUn grande saluto,
Viaggi in Corso